Scritto diretto ed interpretato da Pietro Romano 

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Un esperimento insolito in cui il dialetto romanesco, per la prima volta nella storia del teatro, sfida il veneziano, arricchendosi dell’esperienza della Commedia dell’Arte per esaltare i tratti distintivi di una delle maschere che impersona il popolo romano: Rugantino.

Lo spettacolo è tratto dal famoso testo goldoniano “Arlecchino servitore di due padroni” messo in scena da Strehler e gioca sulla sorprendente agilità del buffo protagonista. 

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Foto di Paolo Di Giulio

© Pietro Romano