“Il palcoscenico ha la valenza dei sogni e l’anima di un attore vaga, nel corso della sua carriera, da un desiderio all’altro, immaginandosi nei più stravaganti, o semplici, o istrionici ruoli, perché solo in quelle dimensioni realizza il binomio perfetto tra ego artistico e fantasia. Marchesi, conti, principi e re avevano già costellato il mio cielo teatrale: mancava l’imperatore! Indossare i panni di Nerone – e non solo –, assumerne la stravaganza eclettica, la surreale storicità, quell’immortale romanità di cui guai a dimenticare le radici, è indubbiamente la definizione di un percorso al quale non poteva mancare la gloria dell’Impero Romano. Nerone, nella fattispecie, è l’immagine di una politica ridicola che già nei primi decenni dell’epoca post – cristiana, delira d’onnipotenza, messaggio d’indiscussa attualità, e dove scema lo spessore autorevole di chi domina, chissà se per incapacità o disinteresse, si innalza un buffo quanto discutibile talento per le arti, fino a confondere, oltre i confini dell’assurdo, il governo con la ‘regia’. Nerone ed io, scambiandoci le corde, giochiamo a raccontare con l’eleganza della satira Roma com’era e forse com’è, divertendoci a rendere i dubbi della storia gradevolissima realtà scenica, nella quale l’immaginario l’accaduto s’intrecciano magicamente con esilarante comicità.”

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Sinossi:

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Tutto cominciò il 15 dicembre del 34 d.c. ad Anzio. Agrippina, discendente di Giulio Cesare e sorella dell’imperatore Caligola è una donna estremamente ambiziosa, la cui unica aspirazione è di diventare “imperatore”, aspirazione frustrata sia dal fatto che è donna, sia dal fatto che è moglie di Gneo, console dell’imperatore Caligola, ed uomo particolarmente stupido ed abietto. Per raggiungere il suo scopo, la diabolica donna, sta per mettere al mondo un figlio che nei suoi progetti dovrà diventare il futuro imperatore di Roma.

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Tuttavia il giorno del parto, il 15 dicembre del 34 d.c. appunto, uno spiacevole imprevisto rischia di compromettere il piano di Agrippina: invece di un solo futuro imperatore vengono alla luce una coppia di gemelli!

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Nerone e Gneo junior. Per evitare confusione ed eventuali lotte interne, Agrippina decide di farne sparire uno a caso (Gneo), e di affidarlo segretamente a dei fidati contadini dei castelli romani…

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Foto di Roberto Passeri

© Pietro Romano